Spettroscopia Raman
La spettroscopia Raman è una tecnica non distruttiva e non invasiva che permette di studiare la composizione chimica e la struttura molecolare dei campioni.
Il fenomeno alla base della spettroscopia Raman è la diffusione anelastica della luce monocromatica da parte di un campione. Le frequenze della luce diffusa dipendono dalla composizione e dalla struttura del materiale e questo permette l’identificazione e la caratterizzazione del campione. In un sistema micro-Raman lo spettrometro Raman è integrato con un microscopio che, focalizzando il laser sul campione, permette l’analisi di regioni di piccole dimensioni (µm) o analisi confocali in cui è possibile studiare il segnale proveniente solo da uno strato specifico del campione consentendo analisi dettagliate di strutture stratificate o tridimensionali.
La spettroscopia Raman consente di identificare i legami chimici e di ottenere informazioni sulla struttura tridimensionale delle molecole. È possibile studiare la simmetria e l’orientazione dei materiali anisotropi, la presenza di stress tensili o compressivi, la composizione chimica, la cristallinità, il polimorfismo, la presenza di impurezze o valutare l’omogeneità di un campione.
È una tecnica che non richiede una preparazione del campione e questo la rende applicabile anche per analisi in situ, ad esempio di opere d’arte (anche in presenze di teche) o materiali lapidei. È molto utilizzata nell’ambito dello studio dei materiali allo stato solido, cristallini o amorfi (semiconduttori, polimeri, coatings, compositi, nanotubi di carbonio, grafene, ceramiche, vetri, gemme…), ma anche per campioni liquidi e volendo anche gassosi (ad esempio inclusioni di gas nelle rocce).
I nostri strumenti
La Rete dispone di un ampio parco di spettrofotometri Raman accoppiati a microscopi (micro Raman) con diverse dotazioni di sorgenti laser, portacampioni, obiettivi per ingrandimenti e per analisi a diverse profondità.