Spettroscopia Infrarossa
La spettroscopia infrarossa è una delle tecniche analitiche più diffuse per l’identificazione qualitativa e quantitativa della composizione di campioni solidi, liquidi e gassosi.
Questa tecnica si basa sull’interazione della materia con la radiazione infrarossa che assorbita da un campione può modificarne i modi vibrazionali. La radiazione IR assorbita dal campione è indicativa dei tipi di legami e dei gruppi funzionali. Le misure possono avvenire in quattro modalità: in trasmissione, in riflessione speculare, in riflessione totale attenuata (ATR), in riflettanza diffusa. La maggior parte degli strumenti per la spettroscopia infrarossa si basano sull’interferometro di Michelson e sono chiamati a trasformata di Fourier (Fourier Transform Infrared Spectroscopy, FT IR) per via della funzione matematica che è necessaria utilizzare per ottenere lo spettro.
I micro FTIR sono strumenti dotati di un microscopio IR, in questa configurazione è possibile analizzare campioni piccoli (inferiori al millimetro) o altamente disomogenei con risoluzione spaziale di pochi micron e anche fare mapping chimico, cioè associare l’informazione chimica data dallo spettro IR alla distribuzione spaziale dei componenti data dall’immagine del microscopio.
La spettroscopia infrarossa è una tecnica molto versatile perché si può applicare a campioni organici e inorganici, in diverse forme (solidi, liquidi, gassosi) in diverse quantità (bulk, film, gocce, ml, polveri, etc.) può non richiedere nessuna preparazione del campione come nel caso dell’ATR e essere quindi una tecnica non invasiva e non distruttiva (come ad esempio la misura di riflettività di sezioni pittoriche) e applicata per i controlli dei processi o delle reazioni in situ e in continuo.
I nostri strumenti
La rete dispone di diversi strumenti FTIR che permettono di coprire un’ampia zona della banda dell’infrarosso (MIR e FIR) e di analizzare campioni di piccole dimensioni o disomogenei grazie alla presenza di microscopi associati agli spettrometri.